Venni al tramonto. I sonetti di Raffaello e l’estetica al femminile

I sonetti di Raffaello “tradotti” in linguaggio moderno nel tentativo di una divulgazione estrema, quasi una provocazione nei confronti di una società troppo spesso disattenta ai gioielli della nostra cultura. Con un sogno inconfessato, rivolgersi anche ai giovani.
Raffaello poeta, votato nei suoi versi all’amore e alla donna, sorprendentemente reale e passionale, diventa così stimolo di approfondimento di una tematica presente anche nella sua opera pittorica, che l’autore del volume definisce “femminazione”, recuperando un neologismo della psicologa Bianca Garufi. Ne nasce un lavoro di consapevole “volgarizzazione” con l’intento di evidenziare a un lettore non specialistico, eppure sensibile alle produzioni di senso, il valore dell’opera raffaellesca nel suo rapporto al principio femminile, istanza umana in attesa ancora oggi del suo completo accoglimento nel mondo.
Promuovere un territorio, professione dell’autore, è anche individuare elementi di crescita, recuperare cioè contenuti utili allo sviluppo di una società civile a cominciare dal luogo in cui viviamo. In questo senso Raffaello è proposto come tramite di un recupero psicologico dell’archetipo del femminile nell’ottica di una formazione della personalità, quindi l’artista inteso come educatore attraverso la magia della funzione simbolica presente nel suo talento creativo.
Con una richiesta esplicita che domina gli ultimi capitoli, l’invito a un atteggiamento “aperto” alle interpretazioni estetiche e al sano relativismo del giudizio umano in nome della tolleranza intellettuale, sempre più imbrigliata in contrasti specialistici e polemici, per ritornare alla libertà di comprensione del fruitore corrispondente alla libertà creativa dell’artista.