Libretto all’Opera di R. Gioacchino

di Isabella Galeazzi

 

Libri da sfogliare,
libri da leggere,
libri da toccare,
libri per fare,
magari da mangiare,
ma soprattutto…
… libri pr sognare!

[vc_row css=”.vc_custom_1519392503248{padding-top: 18px !important;}”][vc_column][edgtf_elements_holder holder_full_height=”no” number_of_columns=”one-column” switch_to_one_column=”” alignment_one_column=””][edgtf_elements_holder_item item_padding=”0 50px 0 0″ item_padding_680=”0 0″ item_padding_1280_1600=”0 0″ item_padding_1024_1280=”0 0″ item_padding_768_1024=”0 30px 0 0″ item_padding_680_768=”0 20px 0 0″][vc_column_text][edgtf_dropcaps type=”normal” color=”#d6a67c” background_color=””]G[/edgtf_dropcaps]ERMANA DRAGONIERI, LAUREATA IN LETTERE A BOLOGNA E SPECIALIZZATA IN FILOLOGIA MODERNA ALLA CA’ FOSCARI DI VENEZIA, RACCONTA LA GENESI DEL SUO SAGGIO “LUCCIOLE. IL PARADIGMA NATURALE NELLA POESIA PUGLIESE DEL NOVECENTO“, USCITO PER LA COLLANA “ESSAI” (2022).[/vc_column_text][/edgtf_elements_holder_item][/edgtf_elements_holder][vc_empty_space height=”37px”][edgtf_elements_holder holder_full_height=”no” number_of_columns=”one-column” switch_to_one_column=”” alignment_one_column=””][edgtf_elements_holder_item item_padding=”0 50px 0 0″ item_padding_680=”0 0″ item_padding_1280_1600=”0 0″ item_padding_1024_1280=”0 0″ item_padding_768_1024=”0 30px 0 0″ item_padding_680_768=”0 20px 0 0″][vc_column_text]

Chi è Germana Dragonieri? Parli un po’ di lei e di cosa si occupa

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37px”][vc_column_text]Sono una giovane studiosa di filologia moderna, da poco dottoranda in Italianistica all’Università di Venezia. Da qualche anno mi occupo soprattutto di poesia, che mi piace osservare nella sua interazione dinamica con le altre arti e discipline, e che studio col supporto degli strumenti metodologici più disparati, primo fra tutti quello filosofico. Per me, il discorso strettamente critico-letterario è utile più che altro a tracciare – attraverso la poesia – dei percorsi cognitivi inediti che aprano la strada a una nuova idea, più buona e felice, del mondo. La convinzione (forse la fede) che guida le mie ricerche è infatti che la letteratura e la poesia possano essere o rivelarsi, più che uno spazio di evasione dal mondo, uno spazio di possibile eversione rispetto alle strutture e alle dinamiche egemoni del mondo: un laboratorio dove impegnarsi a riformularlo, modificando le narrazioni collettive e dunque le pratiche (civili, etiche, politiche).[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37px”][vc_column_text]

Perché in questo libro ha deciso di occuparsi della poesia pugliese e del suo legame con la natura?

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37px”][vc_column_text]Essendo pugliese e avendo sempre studiato e vissuto fuori dalla mia regione, in un primo momento ho pensato che una ricerca sulla poesia di quest’area potesse aiutarmi a capire da dove partivo, letterariamente e più in profondità culturalmente. Col procedere della ricerca, però, ho capito che la poesia pugliese mi interessava più per l’esportabilità dei valori etico-filosofici che suggeriva che non per la loro radicalità in me: non perché riguardava me, insomma, ma perché riguardava o poteva riguardare tutti. Fra questi valori – diciamo meridiani – spiccava il senso di comunione panica dei poeti pugliesi con la natura, che sembrava suggerire a noi contemporanei nuove strategie per un’interazione simbiotica con il territorio e con la Terra. Questo del rapporto dei poeti pugliesi con la natura è diventato così il filo verde della mia ricerca, consentendomi da un lato di orientarmi all’interno di un repertorio poetico altrimenti sconfinato, dall’altro di misurarmi con alcuni dei temi più cruciali per la mia generazione (territorialità, sviluppo, ecologia, rapporto tra località e globalità).[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37px”][vc_column_text]

Chi sono e che ruolo ricoprono i poeti-lucciole?

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37px”][vc_column_text]Le dodici lucciole pugliesi che costituiscono la mia indagine sono poeti, nati tra il 1890 e il 1951, esemplificativi di un rapporto speciale della poesia di questa regione con gli elementi naturali e con il kòsmos. Nel libro li si incontra in ordine anagrafico, analizzati singolarmente o in coppia, e disposti in due blocchi macro-generazionali di sei poeti ciascuno, secondo quest’ordine: Girolamo Comi, Luigi Fallacara, Umberto Fraccacreta, Raffaele Carrieri, Pietro Gatti e Vittorio Bodini per il primo blocco; Vittore Fiore, Cristanziano Serricchio, Tommaso di Ciaula, Lino Angiuli, Francesco Granatiero, Salvatore Toma per il secondo. Soprattutto i poeti di seconda generazione, che assistono personalmente agli effetti paesaggistico-sociali dell’industrializzazione, testimoniano di un tentativo di fare della poesia uno spazio di resistenza e di salvezza in extremis della natura (e del passato contadino) in pericolo. Le lucciole cui mi riferisco nel titolo, in effetti, sono proprio questo: valori, culture, lingue, immaginari, pratiche in via di estinzione, che chiedono di brillare ancora.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37px”][vc_column_text]

Un messaggio per i lettori di Metauro Edizioni

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37px”][vc_column_text]In Come le lucciole. Una politica delle sopravvivenze, Georges Didi-Huberman scrive che «ci vogliono cinquemila lucciole per produrre una luce pari a quella di una candela». Ogni sguardo posato sul mio libro aggiunge un piccolo brillio a un coro di lucciole che spero si faccia un giorno candela, boschetto di fuoco attorno a un’area geografica letterariamente oscurata e a valori etici culturalmente trascurati, quando non minacciati. Mi piace quindi che il mio messaggio sia, prima di tutto, un grande ringraziamento a chi ha letto o leggerà il mio libro, spolverando di luce una Puglia poetica troppo spesso e ingiustamente ignorata dalla critica istituzionale. Lucciole sono anche gli occhi luminosi di chi legge, in silenzio: occhi che irradiano bagliori fiochi e nascosti, ma senza i quali – nella società delle delle super-luci artificiali in cui viviamo e in cui siamo tutti pasolinianamente in pericolo – stento a immaginare un’umanità prossima, migliore. [edgtf_button size=”small” type=”outline” text=”VAI AL LIBRO!” custom_class=”” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=”” link=”https://metauroedizioni.it/product/lucciole-il-paradigma-naturale-nella-poesia-pugliese-del-novecento/” target=”_blank” color=”” hover_color=”” background_color=”” hover_background_color=”” border_color=”” hover_border_color=”” font_size=”” font_weight=”” margin=””][/vc_column_text][/edgtf_elements_holder_item][/edgtf_elements_holder][vc_empty_space height=”100px”][/vc_column][/vc_row]

La cambiale di matrimonio

Non c'è il vecchio sussurrone

di G. Rossini | La cambiale di matrimonio (per gentile concessione di Dynamic srl)

Edizione Casa Rossini
Direttore: Umberto Benedetti Michelangeli
Regia: Luigi Squarzina
Tobia Mill Paolo Bordogna, Norton Enrico Maria Marabelli, Clarina Maria Gortsevskaya
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Registrata al BPA Palas (Teatro 2) di Pesaro nell’agosto 2006
Dvd prodotto e pubblicato da Dynamic Srl, Genova

Guglielmo Tell

Tutto cangia, il ciel s'abbella

di G. Rossini | Gugliemo Tell

La gazza ladra

Accusata di furto... Oh, rossore!

di G. Rossini | La gazza ladra (per gentile concessione di Dynamic srl)

Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi,
a cura di Alberto Zedda
Direttore: Lü Jia
Regia: Damiano Michieletto
Fernando Alex Esposito
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Registrata all’Adriatic Arena (Teatro 2) di Pesaro nell’agosto 2007
Dvd prodotto e pubblicato da Dynamic Srl, Genova

L'italiana in Algeri

Pappataci! Che mai sento!

di G. Rossini | L'italiana in Algeri (per gentile concessione di Dynamic srl)

Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi,
a cura di Azio Corghi
Direttore: Donato Renzetti
Regia: Dario Fo
Lindoro Maxim Mironov, Taddeo Bruno de Simone, Mustafà Marco Vinco
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Registrata al BPA Palas (Teatro 1) di Pesaro nell’agosto 2006
Dvd prodotto e pubblicato da Dynamic Srl, Genova

La scala di seta

Dorme ognuno in queste soglie

di G. Rossini | La scala di seta (per gentile concessione di Unitel Classica)

Edizione critica Fondazione Rossini di Pesaro, in collaborazione con Casa Ricordi,
a cura di Anders Wiklund
Direttore: Claudio Scimone
Regia: Damiano Michieletto
Giulia Olga Peretyatko, Lucilla Anna Malavasi, Dorvil José Manuel Zapata,
Dormont Daniele Zanfardino, Blansac Carlo Lepore, Germano Paolo Bordogna
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Registrata al Teatro Rossini di Pesaro nell’agosto 2009
Per gentile concessione di Unitel

Il viaggio a Reims

Presto presto... su, coraggio!

di G. Rossini | Il viaggio a Reims (per gentile concessione di Rossini Opera Festival)

Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi,
a cura di Janet Johnson
Direttore: Giancarlo Rizzi
Regia: Emilio Sagi
Maddalena Valeria Girardello, Don Prudenzio Alejandro Sánchez,
Antonio Elcin Huseynov, Madama Cortese Claudia Urru
Orchestra Sinfonica G. Rossini
Registrata presso Piazza del Popolo di Pesaro nell’agosto 2020
Per gentile concessione del Rossini Opera Festival

Ah! A tal colpo inaspettato

di G. Rossini | Il viaggio a Reims (per gentile concessione di Rossini Opera Festival)

Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi,
a cura di Janet Johnson
Direttore: Giancarlo Rizzi
Regia: Emilio Sagi
Contessa di Folleville Claudia Muschio, Corinna Maria Laura Iacobellis,
Marchesa Melibea Chiara Tirotta, Delia Carmen Buendía, Modestina Francesca Longari,
Conte di Libenskof Pietro Adaíni, Cavalier Belfiore Matteo Roma, Zefirino Oscar Oré,
Barone di Trombonok Michael Borth, Don Alvaro Jan Antem, Lord Sidney Nicolò Donini,
Don Profondo Diego Savini, Don Prudenzio Alejandro Sánchez, Madama Cortese Claudia Urru
Orchestra Sinfonica G. Rossini
Registrata presso Piazza del Popolo di Pesaro nell’agosto 2020
Per gentile concessione del Rossini Opera Festival

Il barbiere di Siviglia

Largo al factotum

di G. Rossini | Il barbiere di Siviglia (per gentile concessione di Rossini Opera Festival)

Edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro, in collaborazione con Casa Ricordi,
a cura di Alberto Zedda
Direttore: Alberto Zedda
Figaro Mario Cassi
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Registrata al Teatro Rossini di Pesaro nell’agosto 2011
Per gentile concessione del Rossini Opera Festival
Con i contributo e il sostegno di