Sono passati oramai più di cento anni da quel fatidico giorno in cui l’ingegner Umberto Zanvettori decise di acquistare e restaurare la possente Rocca di Gradara, eppure di questo “benefattore” e delle sue consorti, Mariquita ed Alberta, si era quasi del tutto persa la memoria.
Il restauro degli anni Venti del Novecento del fortilizio gradarese, con quegli ambienti interni concepiti quasi come “palcoscenici di teatro”, dove le storie e i personaggi legati alla Rocca, tra realtà e leggenda, hanno trovato il loro naturale spazio, affascina ancora oggi le migliaia di turisti che visitano il maniero.
Con questo volume non si vuole ripercorrere la vita quasi millenaria della Rocca di Gradara, si vuole piuttosto riscoprire una storia recente, che spazia dagli anni Venti agli anni Ottanta del Novecento, legata ad Umberto, a Mariquita e ad Alberta (l’ultima Castellana) che, con il loro operato, a vario titolo, non hanno solamente salvato un monumento da un inesorabile declino, ma hanno cambiato per sempre la storia di questo borgo tra Marche e Romagna.
Autore
Fabio Fraternali, classe 1982. Laureato in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, diplomato presso la Scuola di Specializzazione in Beni storici-artistici dell’Università degli Studi di Bologna, è accademico dell’Accademia Raffaello di Urbino e socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le Marche. Già direttore pro tempore della Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro, oggi lavora per la Società Gradara Innova che si occupa della gestione e valorizzazione della Rocca di Gradara. È autore di varie pubblicazioni inerenti argomenti di storia dell’arte dal XIV al XIX secolo ed ha curato varie esposizioni in musei pubblici e gallerie private.