La figura, la voce e i gesti di don Gianfranco Gaudiano sono scolpiti nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo, amarlo e seguirlo. Ben consapevole dell’impossibilità di collocare il suo insegnamento, intriso di umanità e fede, entro uno schema rigido o fissato a priori e difficilmente schematizzabile, l’autrice propone delle ipotesi interpretative che possano essere utili per comprendere ancora di più la sua personalità e il suo essere, come diceva lui, “semplicemente un prete”. Agganciando la narrazione ad alcuni scritti, omelie e testimonianze di don Gaudiano, questo lavoro ne prende spunto anche per una ricostruzione del contesto in cui il sacerdote pesarese si è formato ed ha vissuto, con lo sguardo rivolto non solo alla Chiesa locale ma anche a quella universale e alla cultura del suo tempo. Il valore del suo pensiero, la santità della sua vita, la genialità delle sue intuizioni ci raccontano di un sacerdote che ha giocato la sua fedeltà al Signore sul registro della povertà della Chiesa, e sulla sua scelta preferenziale per i poveri. Una povertà dalla dimensione “cristica” che diventa l’orizzonte privilegiato all’interno del quale è possibile leggere tutto il suo operare.
Autrice
Anna Rita Valeri ha conseguito il baccalaureato in scienze religiose presso l’Istituto di Scienze Religiose “Giovanni Paolo II” di Pesaro e il diploma di alta specializzazione in Scienze Religiose, indirizzo pedagogico-didattico presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” con il massimo dei voti. Attualmente è insegnante di religione cattolica presso l’Istituto Agrario “Antonio Cecchi” di Pesaro.