Questo libro racchiude storie di animali che l’autrice ha avuto nel corso di una vita, da quando era bambina: criceti, scoiattoli, tartarughe, cani e soprattutto gatti. Protagonista principale è la famiglia di gatti che ha vissuto per molti anni con la scrittrice, in numero variabile da uno a otto, assieme alla cagnolina che credeva di essere un gatto. Il confronto tra loro ci fa vedere quanto siano differenti gli uni dagli altri per il carattere, le abitudini e le manie, per il rapporto tra loro e con gli umani, per il modo di amare la propria padrona e di conquistarla.
I gatti prendono le parti di chi amano, ma arrivano anche al punto di odiare, per gelosia se è arrivato un intruso o per rabbia se si sentono traditi. Sono tante storie d’amore reciproco, di gioia e di sofferenza, come nelle vicende personali che sono sullo sfondo e costituiscono il filo conduttore del racconto. Le illustrazioni di Margherita Mazzoli completano il testo integrandosi pienamente con la narrazione.
Autrice
Albertina Vittoria, nata a Roma, già docente di Storia contemporanea all’Università di Sassari, si è occupata di storia degli intellettuali, dell’editoria, delle riviste e degli istituti culturali italiani del Novecento. Tra i volumi più recenti, editi da Carocci: Togliatti e gli intellettuali. La politica culturale dei comunisti italiani (1944-1964) (2014); Il Novecento. Dall’età dell’imperialismo alla globalizzazione (2019); I luoghi della cultura. Istituzioni, riviste e circuiti intellettuali nell’Italia del Novecento (2021). Per Metauro ha curato, assieme a Marta Bruscia, il volume di Antonio Baldini, Lettere a Luigi Federzoni per la «Nuova Antologia» (1931-1942) (2017).