Il testo propone una nuova lettura del ruolo politico di Bettino Craxi come segretario del Partito Socialista e come Presidente del Consiglio, ripercorrendo i tratti essenziali del suo pensiero politico, con una evidente centratura sull’autonomia del partito socialista dalla democrazia cristiana e dal partito comunista, per un recupero di un proprio spazio politico. Delinea poi la sua azione di governo contraddistinta da tensioni e resistenze all’interno della maggioranza. Analizza quindi, attraverso l’analisi dei documenti d’archivio, l’azione amministrativa della Giunta Comunale di Pesaro durante il Governo di Bettino Craxi (1983 – 1987), per cogliere il ruolo svolto dal Partito Socialista nel governo della città, i suoi rapporti con il Partito comunista e la sua autonomia rispetto al livello nazionale. Il testo cerca di porre al lettore degli interrogativi, affrancandosi da pregiudizi e stereotipi di varia natura, mantenendosi tuttavia a giusta distanza e mettendo qualche punto fermo.
Autore
Carlo Nicolini si è dedicato per tutta la vita alla scuola sia come insegnante che come dirigente, dopo aver effettuato studi linguistici, letterari e pedagogici. Terminata l’attività professionale ha indirizzato i suoi interessi alla scienza politica, conseguendo la laurea magistrale in Politica Società Economia Internazionali, presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. In particolare ha indagato sull’ultimo decennio della Prima Repubblica e del suo sistema politico analizzando, attraverso una capillare consultazione degli Archivi locali, la collaborazione tra socialisti e comunisti nella Giunta Rossa di Pesaro (città in cui vive).