Rubrica…a Km 0! 3. Eremo della Madonna di Acquanera e Cagli

da | 16 Set 2020 | Blog, Itinerari

[vc_row][vc_column][vc_column_text][edgtf_dropcaps type=”normal” color=”#d6a67c” background_color=””]L[/edgtf_dropcaps]O SAPETE CHE SECONDO LA GUIDA LONELY PLANET LE MARCHE SONO AL 2° POSTO TRA LE DESTINAZIONI CONSIGLIATE PER IL 2020? DA QUI L’IDEA DI INAUGURARE UNA RUBRICA…A KM 0, DEDICATA ALLA PROVINCIA DI PESARO URBINO.

IN COSA CONSISTE? SEMPLICE! RISPOLVERANDO IL COFANETTO “LA PROVINCIA DEI CENTOBORGHI”, ABBIAMO DECISO DI ESPLORARE LE PICCOLE METE CHE COSTELLANO IL NOSTRO BELLISSIMO TERRITORIO… PER DARVI QUALCHE SPUNTO PER LE VOSTRE GITE FUORIPORTA.

Terza tappa sulla mappa?[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”Eremo della Madonna di Acquanera”][vc_empty_space height=”20″][vc_column_text]Il santuario, un tempo dipendente dall’eremo di Fonte Avellana, giace alle pendici del Monte Acuto, nel territorio di Frontone. Se ne hanno notizie fin dal 1290 mentre la statua di terracotta della Vergine Maria, collocata dietro l’altare in pietra, risale al 1518 ed è opera di Antonio Durante.

Oltre che luogo sacro, questo eremo è stato anche rifugio per delle brigate partigiane che ne fecero il proprio campo base durante la seconda guerra mondiale. Un luogo frugale, sobrio, da cui si può godere di un paesaggio meraviglioso e, dotandosi di eremitica pazienza, ammirare un vivido cielo stellato.

L’origine del nome “acqua nera” deriva forse dal colore cupo dell’acqua sgorgante poco sotto la Chiesa: ma tutt’altro che spiacevole, vi assicuriamo, è la sensazione che si prova abbeverandosi alla fresca fonte dopo aver faticosamente raggiunto la propria meta percorrendo, zaino in spalla, il sentiero che porta all’eremo.

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”40″][vc_text_separator title=”Cagli”][vc_empty_space height=”20″][vc_column_text]Quasi a bilanciare idealmente le sue antiche origini preromane, Cagli è oggi cornice di opere d’arte moderna, esposte lungo le strade e all’interno di alcuni monumenti-simbolo. Il Torrione Martiniano (XV sec.) è sede del centro di Scultura Contemporanea e visitandolo dalla sommità, da cui si gode una suggestiva vista dell’intero paese, fino al lungo camminamento “coverto” che lo collegava alla fortezza, ci si imbatte nei lavori, realizzati ad hoc, di importanti artisti di fama internazionale.

Il centro storico, invece, racconta il florido passato del Comune, costituito fin dal XII secolo. Dalla Cappella Tiranni della Chiesa di San Domenico, con affreschi di Giovanni Santi, al soffitto a cassettoni della Chiesa di San Bartolomeo, dal Palazzo Pubblico affacciato sulla piazza agli stucchi manieristici dell’oratorio di San Giuseppe, tutto testimonia la ricca storia di questo paese che occupa una posizione strategica sulla via Flaminia e che è perciò stato sempre oggetto di grande interesse e spesso di contesa.

Dal 2001 inoltre, Cagli ospita ogni anno la Festa della Pipa, un appuntamento per appassionati e curiosi ma anche un’ottima scusa per perdersi nel “tessuto urbano” che, secondo alcune fonti, avrebbe ispirato l’Alberti nel tracciare il disegno della “Città ideale”.

 

Il quiz del viaggiatore: nel cuore di Cagli, una Chiesa del XIII secolo custodisce l’organo storico considerato il più antico delle Marche, risalente alla seconda metà del Cinquecento… Sapreste dire quale?

 

>> Trovate l’eremo della Madonna di Acquanera (Frontone) e Cagli nella collana “La Provincia dei Centoborghi” volume n. 1: “I borghi di rosa e di bianco”[/vc_column_text][vc_empty_space height=”37″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_gallery type=”flexslider_slide” interval=”0″ images=”10754,10755,10756,10753,10761,10762,10758,10757,10752,10759,10760″ img_size=”1080×1080″ onclick=””][/vc_column][/vc_row]