Una più che trentennale amicizia «ben portata da entrambi» unisce Antonio Baldini e Pietro Pancrazi. Le 641 missive scambiate tra il babbo di Michelaccio e «l’artier da Cortona» aiutano a meglio definire e qualificare il profilo dei due uomini di lettere, tanto diversi per temperamento e gusto, eppur legati da un’autentica e spontanea, quanto inconsueta, capacità di comprendersi l’un l’altro. Vera miniera di notizie circa la genesi e lo sviluppo di opere, riviste e collane editoriali, il dialogo epistolare restituisce fatti di cronaca e racconta una storia di contatti, scambi e legami culturali che illuminano il retroscena di vicende artistico-letterarie note e meno note. Attraverso comunicazioni quotidiane e familiari, discorsi e scherzi camerateschi, ordinarie notizie e grandi lutti, il carteggio assume anche la funzione e il valore di documento di momenti, memorandi e tumultuosi, della storia italiana del secolo scorso.
Premessa di Franco Contorbia, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova.
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