Donne di partito. Le comuniste pesaresi tra “questione femminile” e “doppia militanza”

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Il “lungo dopoguerra delle donne” ha rappresentato un momento cruciale per la storia delle cittadine italiane, caratterizzato dalla lotta per il riconoscimento della parità reale e dal radicamento della consapevolezza di genere. Questo studio indaga il periodo compreso tra la Liberazione e gli anni ’70 attraverso l’esperienza delle comuniste pesaresi, tese tra la sfera pubblica e quella intima, tra vita di Partito, associazionismo femminile e reti familiari. A partire dalle contraddizioni affrontate da politiche di professione, operaie, braccianti, mezzadre e casalinghe, la ricerca mette in risonanza il contesto provinciale con il quadro nazionale, restituendo una narrazione corale entro cui il “fare politica” si intreccia alla lotta quotidiana per l’emancipazione. Dalle difficoltà incontrate all’interno di un sistema partitico di monopolio maschile alla rivendicazione di un’autonomia personale, fino alla nascita di un nuovo modello di politica “altra”, l’analisi mette a fuoco la complessità di un cambiamento individuale e collettivo, offrendo uno sguardo su lotte femminili “di provincia” che hanno contribuito a trasformare la politica e la società del loro tempo.

Autrice

Lidia Celli è dottoressa di ricerca in storia contemporanea. Nei suoi studi ha affrontato temi di storia sociale, storia politico-istituzionale e storia di genere. Attualmente è assegnista di ricerca presso l’Università di Padova.

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