Mentre in Francia è giustamente considerato tra i classici, Émile Zola (1840-1902) in Italia non è ancora stato riconosciuto nel suo pieno valore: troppo spesso si ripetono riduttivi giudizi sul presunto freddo osservatore della realtà, sullo scrittore-scienziato di un Naturalismo frainteso o deformato da artificiosi confronti con i veristi italiani. Sfuggono così la potenza del suo realismo visionario e la solidità di una poetica con la quale, nell’eccelso ciclo dei Rougon-Macquart, l’amore per la verità trova nuovi collegamenti tra il quotidiano e l’universale. Attenta alle più recenti interpretazioni critiche, ma desiderosa soprattutto di invitare alla lettura del Maestro, questa Introduzione ne racconta l’opera con indiscutibile competenza e passione sterminata.
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