La parola ai novantenni

Il prezzo originale era: 18,00€.Il prezzo attuale è: 17,10€.

a cura di Paolo Sorcinelli
anno 2024
302 pp.

Categoria: Tag: , , , , ,

Questa operazione editoriale non ha la pretesa di essere un saggio di storia o di antropologia culturale, ma è stata pensata per dare risalto e diffusione – che altrimenti non avrebbero avuto – alle storie raccolte fra il 2007 e il 2008 dalla voce di venti novantenni. Donne e uomini nati fra il 1910 e il 1917, testimoni dunque di un secolo che da loro ha preteso molto, forse troppo ma che loro hanno saputo raccontare stemperando le molte difficoltà e le poche soddisfazioni con una buona dose di disincanto, con un pragmatico realismo, con una punta di ironia e perfino con un’inaspettata vena poetica.

«Io mi ricordo che in casa c’erano sempre i bambini morti, poverini, nascevano e morivano. Erano delle zie, il caldo in casa non c’era e quelli che nascevano in inverno dove dovevano andare poverini? Morivano. Uno zio faceva le cassettine con il legno di acero, poi con il carretto le portavano al cimitero. Diceva: “Quante cassettine ho fatto!”. C’era una zia a cui morivano tutti, perché non aveva il latte, ma io dico, perché non ci pensavano? Avevano le vacche in casa, possibile far morire un bambino perché non c’era il latte?» (Angelina A. - 95 anni)

Curatore

Paolo Sorcinelli, ha trascorso buona parte della sua vita nelle università, prima a Urbino come studente e titolare di una borsa di studio, poi, dal 1974 al 2014, all’Università di Bologna, dove ha concluso il suo percorso accademico come professore ordinario di Storia Sociale. Nel frattempo ha frequentato biblioteche e archivi, ha consultato faldoni di documenti e ha pubblicato vari saggi, fra cui La follia della guerra, Una storia da manicomio, Gli italiani e il cibo, Storia sociale dell’acqua, Viaggio nella storia sociale, L’alluvione, Storie dell’otto settembre, Storie intime del corpo. Per la bibliografia completa si rimanda a: www.paolosorcinelli.it/bibliografia.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “La parola ai novantenni”