Il 1951 fu un anno di “acque cattive”. Da gennaio a dicembre fu un susseguirsi di nubifragi, di frane, di torrenti e fiumi impazziti. Dopo il Ferrarese e la Valtellina, il Comasco e il Trentino, il Piemonte e l’Umbria, agli inizi di ottobre un afflusso d’aria fredda di origine atlantica si scontrò con un fronte caldo proveniente dalla Tunisia. Una forte perturbazione interessò la Sardegna, la Sicilia e la Calabria, provocando 110 morti, diecimila senzatetto e l’abbandono di quattro paesi. Infine, a novembre, la piena del Po, le rotte di Occhiobello e la “grande alluvione” del Polesine, un territorio che qualcuno definiva un angolo d’Africa, a pochi chilometri da Bologna e da Venezia. Nei primi affannosi e caotici tentativi di soccorso, un camion carico di fuggiaschi fu travolto dalle acque e divenne il simbolo della prima tragedia dell’Italia repubblicana alle prese con i problemi della ricostruzione, delle contrapposizioni ideologiche della guerra fredda, del patto atlantico e della riforma agraria. Centomila ettari di terra allagati, duecentomila persone in fuga, 700 case distrutte, migliaia di animali annegati e un numero imprecisato di vittime. Un bilancio che sconvolse il Paese e che emozionò l’opinione pubblica di tutto il mondo.
Autori
Paolo Sorcinelli, professore ordinario all’Università di Bologna, è autore di numerose monografie, fra cui Eros. Storie di fantasie degli italiani (Laterza, 2003) e Identikit del Novecento (Donzelli, 2004). Con l’editore Bruno Mondadori ha pubblicato: Storia sociale dell’acqua (1998), Gli italiani e il cibo (1999), Il quotidiano e i sentimenti (2002), Avventure del corpo (2006), Lascerei respirare le colline (2008), Una storia da manicomio (2008), Viaggio nella storia sociale (2009, 2011) e Otto settembre (2013).
Mihran Tchaprassian si interessa di storia, idrografia e cartografia storica. Ha svolto ricerche sulla storia delle estrazioni di metano e delle inondazioni nella Bassa Valle Padana. Fra le sue più recenti pubblicazioni, Il taglio di Porto Viro 1604-2004. La storia, la cartografia (Bottega delle Arti, Padova, 2004) e Il Polesine nella cartografia a stampa dal Cinquecento all’Ottocento (Bottega delle Arti, Padova, 2008).
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