Romanzo e romanzesco
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Romanzo e romanzesco è un dibattito a quattro voci, tenutosi tra il 1996 e il 1997 sulle pagine di una delle più importanti riviste letterarie francesi, l’«Atelier du roman». Gli interventi, riuniti qui per la prima volta, incarnano diverse concezioni del “romanzo”, da quella estetica a quella antropologica, da quella storica a quella ontologica. Se per Yves Hersant, sulla scorta di Hermann Broch, il romanzo si oppone al Kitsch, per Philippe Roger, erede di Roland Barthes, il romanzesco rappresenta al contrario la pulsione del desiderio a superare i codici di un genere in estinzione. Thomas Pavel, volendo sfuggire ad ogni contrapposizione, sceglie invece la prospettiva storica, giungendo a scandagliare le radici del romanzo moderno fino alle Etiopiche di Eliodoro, mentre Lakis Proguidis, fedele ad una linea “discontinuista”, vede una rottura radicale tra il cosiddetto romanzo ellenistico e tutto ciò che viene dopo il Decamerone.
Autori
Yves Hersant, specialista del pensiero e dell’arte del Rinascimento europeo, è stato direttore degli studi all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Autore di un gran numero di libri, articoli e traduzioni, è anche direttore delle collezioni di Belles-Lettres e membro del comitato di redazione di «Critique». Allo stesso tempo, ha insegnato in varie università straniere, tra cui New York (NYU) e Ginevra (Institute of European Studies).
Thomas Pavel (Bucarest, 1941), teorico della letteratura, specialista in letteratura francese, ha insegnato Letteratura comparata all’Università di Chicago dal 1998. È conosciuto soprattutto per il suo ricorso alla teoria filosofica dei mondi possibili allo scopo di studiare gli universi della finzione, tramite cui ha contribuito alla riflessione sui rapporti tra universi fittizi e universi di riferimento, sull’ontologia dei personaggi e il valore della verità nella finzione.
Lakis Proguidis (Volo, Grecia, 1947) è stato direttore dell’«Atelier du roman», rivista edita a Parigi dal 1993. In Francia sono usciti diversi suoi saggi, tra cui Un écrivain malgré la critique (dedicato all’opera di Gombrowicz), La conquête du roman (che esplora la tradizione che permette di congiungere Papadiamantis a Boccaccio) e De l’autre côté du brouillard (sul romanzo francese contemporaneo), nonché il volume Guerres et roman, scritto con Michel Déon.
Philippe Roger (1949), storico e critico francese specializzato nel XVIII secolo, è stato direttore degli studi all’Ecoles des Hautes Etudes di Parigi e condirettore di «Critique».
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