Questo scritto è il frutto della fantasia dell’Autore e i personaggi, pur facendo parte di un percorso realistico, sono completamente inventati. Gli avvenimenti narrati non hanno quindi un valore storico, anche se i documenti da cui sono tratti sono stati tramandati dal protagonista della vicenda.
Lino parte da un paesino del Montefeltro come militare di leva nel settembre del 1942. Arriva a Kalamata, in Grecia, dove incontra un primo gruppo di amici. Qui rimane fino all’8 settembre del 1943. Dopo un viaggio travagliato arriva a Thorn, in Germania, un campo di immatricolazione; in seguito viene destinato a Marchstadt - Campo 6013. Il suo compito è quello di aiutare in cucina, soprattutto pelando patate. Saranno mesi duri, intrisi di violenza e soprusi, ma non mancheranno momenti di evasione. Il 20 gennaio del 1945 il campo viene bombardato e liberato dall’esercito russo. Successivamente i militari italiani vengono impiegati in lavori di bonifica: durante questi lavori si toccheranno due grandi città: Leipzig (Lipsia) dove succederà qualcosa di importante e Liegnitz (Polonia) ultima tappa prima del viaggio di ritorno, che comincerà il 14 ottobre del 1945. Partiti dalla Polonia, con l’amico Francesco, essi passeranno attraverso la Cecoslovacchia, l’Austria e infine giungeranno in Italia, a Pescantina, il 24 del mese di ottobre.
Autore
Marco Magi, laureato in clarinetto presso il Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro, è nato a Sassocorvaro, un piccolo paese del Montefeltro, in provincia di Pesaro e Urbino, dove tuttora vive e insegna Musica presso l’Istituto Omnicomprensivo “Montefeltro”. Dal 1993 è, inoltre, direttore del Gruppo Corale Sassocorvaro – Montefeltro. È coautore, insieme a Maria Chiara Mazzi e Andrea Parisini, del libro di testo per la Scuola Secondaria di I grado Fantasia, corso di musica edito dal Gruppo Editoriale Alice di Bologna, nel gennaio 2005; nel 2007 ha pubblicato con la stessa Casa Editrice il libro di testo per la Scuola Secondaria di I grado Sotto il segno dei suoni.
Ha collaborato, in qualità di clarinettista, con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra Sinfonica di Pesaro, l’Orchestra Camerata del Titano. Ha tenuto concerti come solista, componente di formazioni da camera e orchestrali e direttore di coro e di banda in diverse città italiane e ha effettuato varie tournées all’estero. Dal 2008 si esibisce con il Maestro Andrea Righi nel Duo Zampognari del Montefeltro. Fa parte, inoltre, del Duo Neiro insieme alla Maestra Shizuka Sakurai con la quale ha tenuto numerosi concerti e registrato un Cd dal titolo Neiromania nel febbraio del 2019.
2 recensioni per Un cucchiaio d’argento
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Antonella –
Libro terminato.
Dopo un inizio difficile come mio solito quando comincio a leggere qualcosa di nuovo. Mi aspettavo un romanzo vero e proprio ma mi sono appassionata alle vicissitudini di Lino e dei suoi commilitoni, molto simili a ciò che ha vissuto anche mio padre (Grecia, Germania ecc).
La lettura è poi stata scorrevole e veloce e devo decisamente complimentarmi con l’autore.
Ora tuo padre ti è più vicino e lo sarà sempre.
Grazie Maestro e ancora complimenti.
Egidio Fabi –
Carissimo Marco con l’emozione ancora negli occhi ti scrivo per complimentarmi del tuo primo e spero non ultimo romanzo. E’ stata una lettura frenetica e avida visti gli argomenti che sono per me da sempre di grande interesse , soprattutto sapendo che stavi scrivendo le travagliate vicende di un padre che non hai conosciuto . Fino alle conclusioni non riuscivo a capire l’originalità del percorso narrativo (date e luoghi) forse anche quello è stato il bello della lettura.
Ho immaginato solo la veridicità delle cartoline inviate a casa, poi più avanti, gli appunti scritti che teneva sulla sacca fanno immaginare che chi scrive si sia basato su fatti realmente accaduti. Infine la conclusione è un cameo esilarante, per me che ti conosco e svela tutto il piacere di quello che si è letto. Hai saputo con grande destrezza romanzare una vicenda triste di guerra e prigionia ma con una descrizione a volte leggera della vita quotidiana, anche tutti gli inserti particolareggiati e dettagliati legati alla musica sono molto ben inseriti. Se non erro il tuo caro padre rientra in Italia e a casa dei suoi cari il 25 ottobre del 1945 io nascevo 18 anni dopo.
Ancora un plauso alla tua vena narrativa che è un omaggio a un padre che non hai avuto.